Un continuo pionierismo
Nel corso della sua storia, Oblò è passata attraverso vari scenari infrastrutturali.
I primi anni sono stati caratterizzati da architetture rack installate in sede, e fornite di banda internet in fibra ottica, foriere di tanto calore, tanto stress, tante ore di sonno perdute a vigilare sullo stato dei servizi.
In anni successivi, abbiamo valutato datacenter di operatori di rete come Albacom (ora British Telecom) e Telecom Italia, fino ad approdare, nel 2005, all'operatore internazionale Interoute, riuscendo a far convergere sulla stessa sede anche gli uffici aziendali.
Questo importante trasloco ha completamente eliminato criticità legate alla affidabilità dal punto di vista elettrico, climatico, della connettività.
Da quel momento abbiamo anche risparmiato svariate confezioni di Maalox Plus e Soluzione Schoum, e abbiamo potuto smettere di cimentarci nelle affatto olimpiche specialità sportive del "salto del pasto" e "lancio del NoteBook".
In questa nuova situazione ci siamo trovati a lavorare con ridotte criticità anche se ne sono rimaste di rilevante importanza: un server può decidere spontaneamente di guastarsi, e quasi sempre lo farà non appena scaduta la garanzia o poco dopo un importante aggiornamento applicativo da parte del cliente, ma subito prima del completamento del primo backup. Capita anche che sia lo stesso cliente a combinare guai, salvo poi chiederci "E adesso? Come facciamo?" (sottolineiamo l'uso del plurale).
Diamo il nostro meglio con la testa fra le Nuvole
Per tentare una drastica riduzione di questi inevitabili inconvenienti, a tutto vantaggio dell'efficacia dei servizi e di conseguenza della qualità della vita (nostra e dei nostri clienti), abbiamo scelto di non adagiarci nella bambagia della nuova infrastruttura ma di guardarci subito intorno per captare nuove soluzioni: proprio in quegli anni si iniziava a sentire parlare di Cloud Computing, l'utilizzo di risorse potenzialmente illimitate, sempre raggiungibili appunto "nella nuvola".
Quando si parla di Cloud, si fa riferimento a risorse messe a disposizione dalle più grandi aziende, a livello mondiale, del settore, ciascuna con proprie soluzioni anche molto diversificate. Il presupposto "filosofico" del Cloud Computing è per esempio avere accesso ad una porzione di servizi, distribuiti a migliaia e persino milioni di utenti, senza avere la reale comprensione di dove i servizi siano fisicamente allocati, utilizzando una interfaccia web per configurarli a piacere, variarne le caratteristiche e renderli utilizzabili a tutti gli utenti aziendali.
Quando si parla di Cloud, si fa riferimento a risorse messe a disposizione dalle più grandi aziende, a livello mondiale, del settore, ciascuna con proprie soluzioni anche molto diversificate. Il presupposto "filosofico" del Cloud Computing è per esempio avere accesso ad una porzione di servizi, distribuiti a migliaia e persino milioni di utenti, senza avere la reale comprensione di dove i servizi siano fisicamente allocati, utilizzando una interfaccia web per configurarli a piacere, variarne le caratteristiche e renderli utilizzabili a tutti gli utenti aziendali.